Tutti almeno una volta nella vita avremo sentito pronunciare in televisione o tra qualche chiacchiera da bar la parola protestato. Ma cosa significa? Non riguarda in realtà nessun carattere personale tanto meno legato ad interessi di manifestazioni bensì possiamo collocare il suo significato all’interno dei registri pubblici, una sorta di blacklist.
Essere protestati, in parole povere e spicciole, significa risultare all’interno di questi registri pubblici come cattivi pagatori per via di alcune tasse saltate o mai pagate. Ovviamente da questo possono scaturire tante altre aggravanti anche piuttosto gravi e noi oggi vogliamo aiutarvi a comprendere cosa significhi nello specifico, quali siano i rischi di essere protestati ed eventualmente cosa fare. Scopriamo insieme tutti i dettagli

Essere protestati oggi: cosa significa? Scopriamo insieme il significato e come affrontare la delicata questione

Essere protestato, al giorno d’oggi, significa essere segnalato come cattivo pagatore all’interno del registro pubblico e la segnalazione avviene al livello nazionale. Quindi non saranno solo le banche ad avere accesso a queste informazioni ma anche le varie finanziarie. Cosa succede nel momento in cui si entra in questo registro?

– Le banche non concedono più prestiti al soggetto protestato;

– Le finanziarie non possono concedere credito al soggetto protestato;

– Non si possono comprare macchine, case, telefoni, elettrodomestici e tanto altro;

Come si diventa protestati?

Per rispondere alla domanda sul come si diventa protestati, possiamo aiutarvi in questo modo: siete andati in banca, avete chiesto un prestito e vi è stato erogato con un tetto massimo di ritorno della cifra. Tuttavia non avete rispettato i termini dell’accordo previsti e di conseguenza la banca ricorre ad un ufficiale giudiziario per instaurare la procedura di protesta. Tramite quest’ultima verranno informate eventuali altre banche e finanziarie che chiederanno di non fare più credito al protestato che in maniera diretta entrerà a far parte del registro. Ma in fondo, cos’è questo tanto odiato e conosciuto registro?

Si chiama registro di protesto ed è ovviamente di dominio pubblico, tutti i cittadini possono consultarlo presso le camere di commercio di ogni città d’appartenenza. Questo registro viene sfogliato quotidianamente dalle banche e dalle finanziarie per poter comprendere chi sia o meno un bravo pagatore e sarà loro responsabilità concedere un credito nel caso in cui quell’individuo fisico rientri nella categoria di cattivo pagatore.

Cosa bisogna fare per essere eliminati dal registro di protesto?

Affinché si veda il proprio nome debellato dal registro di protesto, in maniera quasi scontata e naturale, bisogna pagare tutte le rate non ancora saldate con le banche e le finanziarie.

Non è un’operazione semplice, infatti molti si rivolgono ad agenzia rivolte ad effettuare le visure CRIF e Banche Dati (maggiori approfondimenti su https://www.prestito-perte.eu/ )

Fin quando tutto il debito non sarà stato estinto si farà sempre parte del registro e basterà anche solo una tassa non restituita per mantenere il vostro status di cattivo pagatore. Ovviamente la crisi che ha colpito inesorabilmente il nostro Stato così come il mondo intero ha visto un cospicuo incremento dei nomi di cattivi pagatori poiché impossibilitati nel pagamento costante delle varie rate generate dalla richiesta di prestito. Nel momento in cui andrete a restituire fino all’ultimo centesimo, un atto del tribunale comanderà la cancellazione del vostro nome dal registro e non risulterete più come cattivi pagatori e potrete nell’immediato richiedere nuovi prestiti o nuove finanziarie. Ricordiamoci inoltre che, affinché il nome di un protestato venga rimosso dal registro, l’atto di cancellazione dovrà e potrà essere eseguito solo da: un notaio, un segretario comunale o un ufficiale giudiziario. Le prime due opzioni generalmente sono quelle più accessibili al pubblico. Va da sé riconfermare il fatto che solo un giudice potrà comandare ad una di queste tre figure la cancellazione del nome dopo una dettagliata analisi dei documenti e dei pagamenti avvenuti.