Il Libor: il tasso d’interesse relativo ai prestiti interbancari
Tra i tassi d’interesse che influenzano l’accensione di un mutuo con rata variabile rientra anche il Libor, un indice utilizzato in tutta Europa e in ambito internazionale che stabilisce il tasso relativo ai prestiti di denaro che avvengono tra gli istituti di credito, la cui fluttuazione incide sull’importo finale di una rata.
In questa sede ci occuperemo perciò di capire come funziona questo particolare tasso interbancario e di come influenza la rata mensile del mutuo, analizzandone le modalità di calcolo.
Che cos’è il Libor?
Acronimo di London Interbank Offered Rate – che tradotto in italiano significa tasso interbancario di Londra – il Libor è un indice che serve a calcolare la percentuale di interessi che una banca deve versare a un altro istituto creditizio nel momento in cui chiede un prestito per fronteggiare la mancanza di liquidità.
Come si calcola questo tasso d’interesse?
Il Libor viene calcolato ogni giorno da un’agenzia incaricata, ovvero la British Bankers’ Association, che ogni giorno rende noto al mondo finanziario il suo valore alle ore 11 londinesi.
Il valore del libro viene calcolato ottenendo la media dei tassi bancari ai quali le prime 16 banche londinesi sono disposte a prestare denaro. Per fare questo, tra i 16 valori vengono scartati i 4 più bassi e i 4 più alti, sommando tra loro gli 8 centrali e facendone la media aritmetica.
Il valore ottenuto sarà preso come riferimento per il prestito interbancario a livello europeo e internazionale: infatti il Libor è divenuto un parametro di riferimento per tutti i principali istituti bancari mondiali, e la sua quotazione in sterline viene convertita nelle principali valute di scambio, come ad esempio euro, yen e dollaro.
Un tasso con diverse tipologie di scadenze
Un’altra caratteristica interessante del Libor è relativa alle sue scadenze: infatti a seconda del periodo per il quale le banche usufruiscono del prestito, il tasso d’interesse può variare di molto. Si parte dal cosiddetto Overnight, ossia un tasso di prestito giornaliero, per arrivare alla massima durata di 12 mesi, e passando per scadenze intermedie.
È chiaro che maggiore è la durata del prestito, più alto sarà il valore del Libor, che di conseguenza farà aumentare il valore della rata mensile di un mutuo.
Che influenza ha il Libor sull’accensione di un mutuo?
Nel momento in cui un cliente si appresta ad accendere un mutuo, altro non fa che chiedere soldi in prestito a una banca; se poi quest’ultima, per poter garantire tale somma, deve accedere a sua volta a un prestito interbancario, è chiaro che il Libor andrà a influenzare gli interessi pagati dal cliente finale, che è il destinatario finale di questa catena di liquidità.
Per questo la scelta di un tasso fisso alle volte si dimostra essere maggiormente indicata, anche se tutto dipende dalla vostra disponibilità economica, dall’importo totale del mutuo e dall’andamento dei mercati.
Stando alla situazione attuale, il basso livello dei tassi d’interesse privilegiano un mutuo a tasso fisso, che come conseguenza porta a pagare ogni mese una rata ben definita, non soggetta alle fluttuazioni del Libor.