I parametri che influenzano la quotazione dell’oro usato e il miglior momento per venderlo
Storicamente i metalli preziosi hanno sempre riscontrato il favore degli investitori, grazie. alle loro quotazioni stabili e sempre in crescita.
Non fa eccezione l’oro, un metallo che fino a poco tempo fa serviva a dare garanzia sui mercati anche alle valute emesse dalle banche nazionali.
Dopo la crisi del 2008 la quotazione dell’oro usato ha subito forti aumenti, complice anche il proliferare dei negozi che comprano gioielli usati.
In questa sede ci occuperemo di capire quali sono i parametri che influenzano la quotazione dell’oro usato sul mercato di riferimento, cecando di darvi alcuni consigli circa il momento migliore in cui vendere i vostri gioielli in oro.
Quali criteri adottano i compro oro nell’acquisto di gioielli usati?
Il primo parametro di valutazione è la purezza del metallo: infatti la quotazione dell’oro usato varia in base alla quantità di materiale puro che viene utilizzato per fare gioielli, lingotti e monete.
L’oro più puro è quello marcato 999, che però è utilizzato solo nella fabbricazione di lingotti, in quanto è molto fragile da lavorare in oreficeria. Per questo la maggior parte dei gioielli in oro è realizzata unendo quest’ultimo ad altri metalli preziosi o leghe, che però fanno scendere il suo valore.
Il secondo criterio che influenza la quotazione dell’oro usato è la caratura, ossia il quantitativo totale di oro presente nel gioiello o nel lingotto. Quello più puro è quello a 24 carati, che non presenta altro materiale all’interno del manufatto.
In gioielleria invece il più diffuso e loro a 18 carati, che implica l’utilizzo di sei parti di altro metallo per forgiare anelli, collane e bracciali.
Va poi calcolato che il prezzo a cui i compro oro acquistano i vostri gioielli è leggermente inferiore rispetto alla quotazione di mercato: infatti va tenuto presente anche il loro margine di guadagno, che andrà a ripercuotersi sul nuovo compratore dei gioielli.
Come oscilla la quotazione dell’oro usato sul mercato di riferimento?
La quotazione dell’oro usato oscilla giorno per giorno, anche se ogni negozio di compro oro applica un margine di prezzo differente l’uno dall’altro, per ragioni di normale concorrenza.
Fatto sta che il prezzo minimo è quello stabilito dal mercato di riferimento, che ogni giorno può subire incrementi e decrementi, a seconda della legge della domanda e dell’offerta.
Per questo è bene vendere il proprio usato nel momento in cui la quotazione è più alta, proprio come fossero azioni o titoli obbligazionari.
È chiaro poi che se il quantitativo di oro da vendere è molto rilevante a livello di peso, le ripercussioni del prezzo saranno più elevati rispetto a un peso specifico di pochi grammi, il che si traduce in una differenza di svariate decine di euro al grammo.
Consigli per vendere il proprio oro usato
Una volta che la quotazione giornaliera dell’oro usato sarà salita al punto che riterrete più opportuno, non vi conviene limitarvi a passare da un singolo compro oro: infatti è bene prendere in riferimento 2 o 3 prezzi applicati da altrettanti negozi, per vedere qua è la differenza degli unni rispetto agli altri e valutare il prezzo al dettaglio più vantaggioso per voi.