Buoni fruttiferi postali: esistono ancora ?

I buoni fruttiferi postali sono titoli emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, un ente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e costituiscono una fonte di investimento a basso rischio, proprio perché garantiti da un organo statale, adatti a chi desideri investire i propri risparmi con un pericolio di perdite praticamene pari a zero. I titoli sono immessi sul mercato da Poste Italiane, e sono disponibili alla sottoscrizione presso qualsiasi ufficio postale presente sul territorio italiano, la sottoscrizione non comporta alcuna commissione, e il rimborso può avvenire in qualsiasi momento, sia per quanto riguarda il capitale che per gli interessi. Si tratta di un prodotto molto diffuso e apprezzato, soprattutto tra i piccoli risparmiatori e i pensionati, grazie alla semplicità di funzionamento.

Come funzionano i buoni fruttiferi postali

Sottoscrivere i buoni fruttiferi postali è semplicissimo, basta versare una somma di denaro presso uno sportello delle Poste Italiane, con un limite minimo di 50 euro, sulla quale andranno ad aggiungersi gli interessi, di solito maturati annualmente. Il sottoscrittore dei buoni ha la possibilità di ottenere il rimborso del capitale investito in qualsiasi momento, per ottenere gli interessi è invece necessario attendere che siano passati i primi sei o dodici mesi di tempo, in relazione al tipo di buoni acquistati. Uno dei maggiori vantaggi offerti da questo prodotto è la totale assenza di costi: sul capitale investito dal risparmiatore, infatti, non sono applicate spese né in fase di sottoscrizione né dovute alla gestione dei titoli, né sono previsti altri costi.

La garanzia offerta dallo Stato

La relativa solidità economica della Cassa Depositi e Prestiti rende i buoni fruttiferi postali relativamente sicuri, il livello di rischio e di rendimento è rapportabile a quello di altri prodotti statali, come i buoni del tesoro, con la differenza di mantenere un valore stabile, mentre i buoni del tesoro, quotati in borsa, sono soggetti ad una relativa oscillazione. Questo significa che sottoscrivendo i buoni fruttiferi postali è possibile ottenere la totale restituzione del capitale, mentre con i buoni del tesoro si ottiene il valore di quotazione, che potrebbe essere leggermente negativo.

Il rendimento dei buoni fruttiferi postali

Recentemente, come è avvenuto per i tassi di interesse in genere, anche il rendimento dei buoni fruttiferi postali si è leggermente abbassato, con un minimo atttuale dello 0,2% netto annuale, che può elevarsi anche fino al 3% netto se la somma investita viene mantenuta per lungo tempo.

Per calcolare esattamente il valore dei buoni postali in tempo reale, è possibile utilizzare gli strumenti online messi a disposizione dal sito di Poste Italiane e dal sito della Cassa Depositi e Prestiti e inserire tutti gli elementi richiesti, tra cui la data di sottoscrizione e la data di liquidazione, per avere una visione del rendimento che i buoni hanno ottenuto nel corso del tempo. E’ possibile scegliere tra le diverse tipologie di buoni fruttiferi postali quella più adatta alle proprie esigenze e disponibilità economiche, i più diffusi restano sempre i Buoni Fruttiferi Postali Ordinari: per avere un’idea delle varie tipologie è possibile consultare la sezione apposita del sito di Poste Italiane.

Tassazione dei buoni fruttiferi postali

Anche la tassazione di questo tipo di prodotto segue quanto viene applicato in genere agli strumenti finanziari offerti dallo Stato, con condizioni sicuramente interessanti al confronto con altri prodotti di investimento, quali possono essere azioni ed obbligazioni.

Sui rendimenti maturati nel corso dell’anno viene applicata una ritenuta fiscale del 12,5%, come avviene per altri titoli di Stato: si tratta di una condizione vantaggiosa, soprattutto se confrontata con il 26% applicato di norma al rendimento dei fondi di investimento privati. L’imposta di bollo applicata ai buoni fruttiferi postali è pari al 0,2%, ma viene applicata solo quando l’importo investito supera i 5000 euro.

Le tipologie di buoni fruttiferi postali

Come si è detto, esiste una certa varietà di scelta per questo tipo di prodotto, anche se negli ultimi anni la gamma si è notevolmente ridotta, offrendo la disponibilità di tre opzioni. I buoni fruttiferi postali ordinari hanno una durata ventennale e sono concepiti per favorire gli investimenti a lungo termine, consentono comunque di ritirare il capitale investito in ogni momento, anche in contemporanea al capitale, con la condizione che siano passati almeno 12 mesi dalla sottoscrizione.

I buoni fruttiferi postali a tre anni comportano un rendimento maggiore, ma devono essere mantenuti obbligatoriamente per un periodo di tre anni dopo la sottoscrizione, per quanto il capitale possa essere ritirato anche prima della scadenza. I buoni fruttiferi per i minori devono essere sottoscritti da un soggetto che abbia raggiunta la maggiore età ma in favore di un giovane di età non superiore ai 16 anni: gli interessi matureranno fino al momento in cui il beneficiario avrà compiuto i 18 anni. In questo caso, la restituzione del capitale prima di tale data, e comunque non prima di 18 mesi dopo la sottoscrizione, è possibile solo ottenendo un’autorizzazione apposita da parte del giudice tutelare.

Dove si acquistano i buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali possono essere sottoscritti presso qualsiasi ufficio postale, per un importo a partire da 50 euro fino a 1000 euro al giorno, o richiesti tramite il sito di Poste Italiane, ad esclusione dei buoni per i minori, che sono reperibili solo presso gli sportelli postali.

Sono disponibili in forma cartacea o dematerializzata: quest’ultima consente, nel caso di rimborso, anche di richiedere solo una frazione del capitale investito non inferiore ai 250 euro. Occorre tenere presente che l’acquisto dei buoni postali comporta la presenza di un libretto di risparmio postale o di un conto Banco Posta, per prelevare i fondi da investire e per accreditare gli interessi.

Punti di forza e svantaggi

Si tratta di un prodotto sotto molti aspetti vantaggioso, sicuro, che comporta costi ridotti e che permette in ogni caso il rientro del capitale, ideale per gli investitori a basso profilo di rischio. D’altra parte, i tassi di interesse relativamente contenuti richiedono che il capitale venga congelato per un periodo di tempo piuttosto lungo per poter garantire un effettivo rendimento: prima di procedere con l’acquisto è sempre consigliabile valutare anche alcuni strumenti alternativi disponibili sul mercato.