Il Contratto Collettivo Nazionale del Commercio (CCNL): caratteristiche e livelli d’inquadramento
CCNL è l’acronimo di Contratto Collettivo Nazionale del Commercio e riguarda tutti i lavoratori dipendenti impiegati in questo particolare settore dell’economia italiana.
Essendo un contatto di natura e valenza nazionale, significa che lo Stato si è messo a garanzia e ha fatto da intermediario tra datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori, trovando caratteristiche che possano soddisfare entrambe le parti per quanto riguarda aspetti quali:
- retribuzione;
- periodi di ferie;
- apprendistato e periodo di prova;
- giorni di permesso e di malattia;
- condizioni valide per il licenziamento.
Nei paragrafi che seguono concentreremo la nostra attenzione sulle categorie di lavoratori interessate dal CCNL Commercio e cercheremo di descrivere in maniera esaustiva i livelli di inquadramento da esso previsti.
Per quali categorie di lavoratori è stato pensato il CCNL Commercio?
Il CCNL Commercio si riferisce a tutti coloro che sono coinvolti in un rapporto di lavoro dipendente che ha a che fare con le seguenti attività del settore commerciale:
- vendita;
- ricerca;
Nell’attività di vendita rientrano strutture di medie e piccole dimensioni come i negozi alimentari, casalinghi, ma anche gioiellieri, librai e tutti coloro che vendono categorie merceologiche che possono rientrare nel settore del commercio, sia all’ingrosso che al dettaglio.
Per ricerca invece si intende quella sottocategoria commerciale legata alla promozione pubblicitaria, alla consulenza d’immagine, alle pubbliche relazioni, ma anche legate a organi di direzione e di controllo aziendale.
Infine l’attività di servizi comprende tutte le intermediazioni di natura commerciale – ad esempio i mediatori immobiliari e gli agenti di vendita – così come i fornitori di servizi e di beni per enti pubblici e/o privati e le agenzie di marketing.
Quali sono i livelli d’inquadramento previsti dal CCNL Commercio?
Se fino a ora ci siamo occupati delle categorie in cui possono essere impiegati i singoli lavoratori, vediamo invece di elencar ei livelli di inquadramento lavorativo per essi previsti dal CCNL Commercio.
I livelli sono 7 in tutto e sono in ordine discendente, vale a dire dal settimo al primo. Man mano che si scende di livello però le mansioni, le competenze e le retribuzioni sono più alte, così come cambiano le caratteristiche del contratto.
Ma ecco riportato un elenco sintetico dei 7 livelli d’inquadramento previsti dal CCNL Commercio:
- settimo livello, in cui rientrano operatori per le pulizie e tutti i lavoratori di manovalanza generica;
- sesto livello, dove sono inquadrati dipendenti con mansioni semplici ma specifiche, come ad esempio portieri di condomini, uscieri di alberghi, custodi e guardiani;
- quinto livello, al quale si situano i lavoratori che hanno conoscenze pratiche di natura più tecnica, che li qualificano maggiormente. Parliamo nella fattispecie di operai generici, impiegati, commessi e banconisti alimentari; tecniche ed impegnate, come gli operai, i commessi banconisti e tutte le qualifiche che rientrano in questo tipo di attività.
- quarto livello, dove le conoscenze tecniche e pratiche sono ancor più specifiche. Ecco quindi che troviamo operai specializzati, cassieri e contabili di banca e impiegati amministrativi;
- terzo livello, dove le conoscenze pratiche si sommano a elevata esperienza pluriennale. Per questo vi possono rientrare operai specializzati e commessi di supermercati e ipermercati con anni di lavoro alle spalle in uno specifico reparto;
- secondo livello, dove la mansione principale è quella di gestire un intero reparto e in cui rientrano per questo i capireparto di un’azienda, ma anche i responsabili dei cassieri e delle commesse di un negozio;
- primo livello, il massimo raggiungibile, dove si collocano capi area, impiegati con funzioni manageriali e responsabili dell’intero settore vendita di un’azienda.
Come varia la retribuzione?
La retribuzione oraria varia a seconda del livello in cui il lavoratore si situa; ad ogni modo parliamo di una paga base di 1200 euro mensili per il settimo gradino della scala, per arrivare agli oltre 2000 per i lavoratori del primo livello.