RID bancario: cos’è e come funziona?

RID è l’acronimo di Rapporto Interbancario Diretto ed è un servizio che si utilizza per l’incasso di crediti.

Questo servizio, offerto dagli istituti di credito ai propri correntisti, non è altro che un addebito automatico su conti correnti destinato al pagamento di servizi i merci . Può essere utilizzato sia per singole operazioni, sia per pagamenti molteplici. Un esempio di RID sono i pagamenti delle bollette canalizzate sul conto corrente.

RID bancario: come funziona e come si revoca

Come tutti sappiamo la banca non esegue operazioni senza autorizzazione e i RID hanno bisogno di un mandato. Tale documento viene compilato e firmato dall’intestatario del conto corrente e indica quali sono i soggetti creditori autorizzati. Importante ricordare che, se per 36 mesi non vengono fatti addebiti, il mandato scade in automatico. Il modulo per la richiesta del servizio contiene i dati del creditore (ente o azienda), i dati del correntista richiedente, il nome della banca, dell’agenzia, l’iban e deve essere firmato in ogni parte, pena la nullità della richiesta stessa. Il tutto va accompagnato da un documento di identità e allegato al mandato.

La revoca può essere richiesta in qualsiasi momento, presentando una semplice richiesta scritta presso la banca a cui si è chiesto il servizio. L’ente creditizio provvederà a sospendere immediatamente i pagamenti. L’autorizzazione alla banca ad effettuare i pagamenti, però, non assolve il correntista dal controllo che gli stessi siano eseguiti correttamente e, in caso di errore, deve immediatamente contattare l’istituto di credito e bloccare i pagamenti. Se sono stati effettuati dei pagamenti superiori alle cifre richieste, il correntista presenterà domanda di rimborso che verrà eseguito dalla banca in caso venga stabilito che l’errore è esclusivamente dell’istituto.

Perché scegliere il RID bancario ?

Il RID è sicuramente molto comodo per evitare dimenticanze che potrebbero causare notevoli contrattempi come, ad esempio, le bollette, ma i vantaggi non si fermano qui. Evitare file, non dover andare ogni volta allo sportello dover ricorrere, magari, ad un permesso sul posto di lavoro: sono tutte cose che l’addebito diretto in conto corrente elimina.

Altro vantaggio, per i privati, è che i RID bancario relativi a bollette e tasse sono, in quasi tutte le banche, gratuiti. Sono state fatte vere e proprie campagne di canalizzazione bollette e il servizio è proposto gratuitamente. Per quel che riguarda le persone che con i RID ci lavorano, le cose sono un po’ diverse. A stabilire il costo dell’operazione sono: il tipo di contratto, il rapporto, il fatturato e diversi altri fattori.

Dal 2014 è entrato in vigore il SEPA che ha permesso una notevole riduzione di costi e tempi di lavorazione, allargando la funzionalità a tutti i paesi europei. In questo modo bonifici e RID sono diventi i mezzi di pagamento preferiti per gli interscambi. Con l’inserimento del SEPA stanno cambiando un po’ anche le regole dei RID che, anche se per tanti mantengono questo nome, sono diventati SDD , così come il bonifico, in termine tecnico, è definito SCT.