Prestiti cambializzati: una soluzione che facilita l’accesso al credito

Spesso chi  finito sulla lista dei cattivi pagatori non può più accedere al credito ottenuto mediante i classici finanziamenti rateizzati.

Per ridurre il rischio di insolvenza, gli istituti finanziari hanno perciò ideato i prestiti cambializzati, ossia un modo per erogare liquidità al richiedente, senza che questo ricorra all’accensione di una rata classica da rimborsare: infatti quest’ultimo rimborserà il prestito mediante la firma di cambiali a scadenza concordata col creditore.

Ma vediamo meglio in che cosa consistono questi tipi di accessi al credito

Cosa sono i prestiti cambializzati?

I prestiti cambializzati sono forme di credito che non prevedono motivazioni particolari per la loro richiesta, e che danno accesso sia a disoccupati che a lavoratori precari, così come a tutti coloro che sono finiti sulla lista dei cattivi pagatori.

Come suggerisce il nome, la forma di credito è legata alla firma di cambiali, le quali di solito hanno una scadenza mensile, o comunque accordata in precedenza.

Su queste andrà poi pagato un tasso fisso d’interesse, legate alla somma totale del prestito che l’istituto andrà ad erogare.

Che tipo di vantaggi comportano?

I prestiti cambializzati  sono più elastici e rapidi nell’erogazione, e prevedono un posticipo della rata mensile di pagamento previo accordo tra le parti.

Inoltre assicurano al creditore maggior facilità di riscossione de credito: infatti si può immediatamente ricorrere al pignoramento dei bei del debitore, che finirà sulla lista dei protestati.

Infine tali prestiti si possono erogare anche a soggetti messi sulla lista dei cattivi pagatore da parte di banche e finanziarie.

Un prestito con tassi di interesse decisamente più elevati

Di contro i prestiti cambializzati hanno tassi d’interesse più elevati, specie se si tende a posticipare di molto al data del rimborso del pagamento.

Chi può beneficiare dei prestiti cambializzati?

I prestiti cambializzati danno accesso al credito a tutti coloro che per motivi finanziari o personali non possono accedere a finanziamenti bancari o con altri istituti di credito, come ad esempio una finanziaria o altri soggetti privati.

Di norma l’entità dei prestiti cambializzati  va da un minimo di  tra 2.500 a un massimo di 50.000 euro, mentre la dilazione del debito varia da un minimo di un anno a un massimo di 10 anni.

Come si può ottenere un prestito cambializzato?

Per avere diritto ai prestiti cambializzati basta recarsi presso una banca o una finanziaria con i propri documenti, e avere sempre come garanzia una copia del proprio TFR e l’ultima busta paga percepita, nel caso di lavoratori dipendenti.

I lavoratori autonomi dovranno invece presentarsi con l’ultima dichiarazione dei redditi effettuata, e sottoscrivere una polizza assicurativa con l’ente erogatore del prestito.

Qualora non vi siano le garanzie a copertura del debito, si procederà con una firma d’appoggio che si farà carico di una eventuale insolvenza da parte del debitore.

La stessa procedura viene applicata anche ai disoccupati, i quali potranno richiedere un prestito cambializzato mediante la garanzia di un soggetto esterno, il quale si impegna a rispondere personalmente in caso di inadempienza.