Scopriamo come ottenere la rinegoziazione mutuo e quali vantaggi comporta

La rinegoziazione mutuo comporta cambiare le condizioni del contratto stipulato con la banca o la società finanziaria, che interessano in special modo il tasso di interesse e la quantità di rate annue, e che non comportano il trasferimento del mutuo da un istituto di credito a un altro, così come avviene per la surroga .

Nei paragrafi seguenti cercheremo di analizzare i principali vantaggi derivati da questa pratica, oltre alle modalità di richiesta da inoltrare presso gli istituti eroganti il muto stesso.

Come funziona la rinegoziazione mutuo?

La rinegoziazione del mutuo tra creditore e debitore avviene mediante una scrittura privata che cambia le condizioni precedentemente stipulate, quali ad esempio la variabilità o la fissità del tasso d’interesse, così come la quantità e la cadenza delle rate annue.

In particolare il cliente può richiedere di variare la durata del piano di ammortamento, accorciandolo o allungandolo in base all’importo rateale mensile che più soddisfa le sue esigenze finanziarie.

Come si richiede la rinegoziazione?

La richiesta può essere inoltrata mediante raccomandata scritta con ricevuta di ritorno, in quanto la banca o la finanziaria ha l’obbligo di rispondere in forma scritta alla proposta di cambio delle condizioni.

Non è necessario inoltre alcuna registrazione presso un notaio: infatti la lettera scritta ha già di per sé validità legale, il che significa risparmiare sulle spese notarili che derivano da una classica scrittura privata registrata.

Quali sono i vantaggi di questa pratica?

La rinegoziazione del mutuo ha il vantaggio principale di consentire a chi ha contratto il debito di non estinguere il mutuo in essere, con il conseguente risparmio di oneri e spese legate alla burocrazia.

Inoltre la rinegoziazione del mutuo non comporta alcun costo aggiuntivo, né l’applicazione di commissioni bancarie e tasse.

La rinegoziazione del mutuo non cancella poi le agevolazioni fiscali ottenute con l’accensione del mutuo originario, continuando ad essere valide nonostante la variazione delle condizioni contrattuali.

Infine il contraente le garanzie già iscritte a fronte del mutuo oggetto di rinegoziazione continuano ad assistere il rimborso del debito alla data di scadenza prevista.

Quali sono le condizioni necessarie alla rinegoziazione del mutuo?

Per effettuare una rinegoziazione del mutuo deve esserci un accordo tra le parti, ossia tra il contraente e l’istituto di credito. Una volta raggiunto il consenso di entrambi, potrà essere revisionato il contratto precedentemente stipulato.

Rinegoziazione e surroga a confronto

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare in apertura, esiste anche una procedura chiamata surroga del muto, la quale permette di trasferire il proprio debito presso un altro istituto creditizio.

La surroga del mutuo si effettua sempre con una domanda di trasferimento in forma scritta presso l’istituto originario, il quale però può rifiutare la proposta entro 30 giorni. Qualora invece accetti la surroga, il cliente potrà essere libero di stipulare accordi con una nuova banca.

Rispetto alla rinegoziazione del mutuo, la surroga può non godere delle agevolazioni fiscali precedentemente usufruite dal cliente, anche se permette di mantenere lo stesso importo residuo da saldare presso l’altro istituto creditizio, avendo così la certezza di aver estinto parte del debito negli anni precedenti.