I mercati OTC: piazze di scambio globali non soggette alle regole della borsa

Oltre ai mercati borsistici tradizionali, esistono piazze di scambio in cui le regole tradizionali non hanno valore. Questo tipo di trading prende nel gergo finanziario il nome di OTC, acronimo di Over the Counter, e a differenza delle borse normali non prevede alcun tipo di normativa che vige all’interno di queste ultime.

Ma vediamo meglio di spiegare meglio come funziona un mercato OTC, cercando di evidenziarne le caratteristiche principali.

Che cosa significa OTC?

Come abbiamo già detto in apertura, l’acronimo OTC identifica l’espressione inglese Over the Counter, che letteralmente potremmo tradurre con l’espressione “oltre il bancone del bar”.

In senso più ampio, il termine sta a indicare tutta quella serie di contrattazioni e operazioni finanziarie che non sono soggette a regole formali, ma che vengono comunque stipulate tra broker e soggetti finanziari con accordi privati che vanno appunto oltre la normale trattativa borsistica.

Come funzionano le trattative all’interno di questo mercato?

In una piazza di scambio OTC le operazioni non seguono gli standard borsistici, ossia non vi è un valore preciso e normato dei beni finanziari, così come avviene in tutte le borse del mondo.

A guidare le regole del gioco qui è la semplice legge basilare della domanda e dell’offerta, sulla base delle quali si hanno le fluttuazioni di mercato anche molto ampie e del tutto svincolate dai mercati borsistici.

Per quanto riguarda la gestione delle contrattazioni, queste avvengono via telefono o computer, ed è il broker in prima persona a proporre la quotazione dei propri titoli.

In altri casi il mediatore piò pubblicare all’interno di un apposito portale online le quotazioni dei propri titoli. Una volta visionate dagli utenti, le contrattazioni hanno inizio. Questo metodo di trattativa prende il nome di Alternative Trading System, ed è quello su cui si basa ad esempio il famoso provider americano Bloomberg.

Esistono infine altre due tecnologie di scambio:

  • l’OTC Bulletin Board, ossia un sistema elettronico di scambio per titoli non presenti nei mercati azionari, in cui si trovano oltre 3000 azioni e obbligazioni;
  • i cosiddetti Pink Sheets, che pubblicano i dati riguardanti titoli al di fuori del mercato tradizionale, che vengono però quotati nel loro paese originario.

Quali sono i principali rischi derivati dall’investire in un mercato OTC?

Proprio in virtù del fatto che il mercato OTC è svincolato da normative e da commissioni di vigilanza, le operazioni in esso scambiate non hanno alcun obbligo di consegnare contratti fisici, né prospetti informativi da far firmare agli investitor: infatti qui gli scambi avvengono solo per via telematica, utilizzando i broker come mediatori tra investitori e mercato stesso.

Inoltre l’assenza di commissioni di vigilanza e le ampie oscillazioni di azioni e obbligazioni rendono le percentuali di rischio per il capitale molto elevate per l’investitore medio.

Alcuni esempi concreti di mercati del tipo OTC

Alcuni mercati che si basano sui principi OTC sono il Forex e il CFD, ossia il mercato dei contratti per differenza.

Il primo si basa sullo scambio di valuta, operando quindi specializzazioni solo ed esclusivamente in virtù delle oscillazioni dei tassi di cambio tra le principali monete mondiale.

Il secondo invece prevede lo scambio di denaro in cambio di titoli azionari o di materie prime che tuttavia non sono possedute fisicamente dall’investitore.